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Verticalità 4

Non è facile per me presentare e descrivere questo evento, tante sono le emozioni che mi coinvolgono in prima persona. Si tratta infatti di materiale sensibile, che vede protagonista il mio paese e gli storici abitanti della piazza, dei vicoli, delle strade. Inquadrature e parole che interpretano e reinterpretano volti e squarci di pae-saggio, fino a renderli dei veri e propri cult. Al netto dell’affetto personale che nutro – come sindaco, come cittadino, come amico – per ogni singola faccia e per ogni singolo luogo immortalato, posso dire di aver ap-prezzato fin dalla fase progettuale il percorso narrativo proposto dalla mostra. Si tratta infatti di uno sguardo attento e allo stesso tempo delicato sulla nostra gente e sui nostri spazi. Sguardi fieri, occhiate malinconiche e canzonatorie che si posano su un paesaggio che guarda “dall’alto” il piccolo mondo che gli sta intorno. Sono sguardi e spazi che vediamo ogni giorno, ma che forse non sempre siamo in grado di cogliere nella loro reale prospettiva. Ed ecco che i bellissimi scatti di Riccardo Lorenzi e le pregnanti descrizioni di Andrea Me-rendelli e Paolo Pennacchini – che da autori di “Tovaglia a Quadri” e attenti osservatori del territorio sanno bene cosa significhi interpretare lo spirito popolare in tutte le sue forme – ci restituiscono il senso di questa convivenza tra uomo e architettura, declinata in svariate (e divertenti) accezioni. Una verticalità, appunto, di immagini e sensazioni che – ne sono certo – sarà molto gradita al pubblico locale e non. Una galleria di espressioni in grado di raccontare la nostra piccola comunità e di svelarne sembianze sconosciute. Perché dietro ogni ruga, sorriso, smorfia, pietra e finestra si annida quella che è la nostra storia.

Avv. Riccardo La Ferla
Sindaco di Anghiari

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